martedì 15 maggio 2012

Illuminazione e morte

Il cammino verso la salvezza è solitario e impervio

Siddharta si sedette sotto un fico sacro, anche chiamato albero della Bodhi ed iniziò a meditare. Nel pensiero iniziò quindi a combattere con Mara, un demone il cui nome significa "distruzione" e rappresenta le passioni di cui siamo prigionieri e che ci deludono. Mara tentò Siddharta con armate di terribili mostri, ma non riuscì a scalfirlo. Persino la più bella figlia di Mara cercò di sedurre Siddharta, ma anche questo tentativo fallì.

Infine, Mara dichiarò che solo lui era riuscito a raggiungere l'Illuminazione e che a lui spettava il titolo di "Illuminato". I mostri di Mara lo sostennero dichiarandosi suoi testimoni e Mara chiese a Siddharta se questi avesse dei testimoni per provare di aver raggiunto l'illuminazione. Siddharta stese il braccio destro per toccare la terra e questa tremò. "Tu sarai mio testimone" disse Siddharta e in quel momento la luce del mattino si alzò in cielo e Siddharta Gauthama comprese di aver raggiunto l'Illuminazione e di essere diventato un Buddha.

All'inizio Buddha non voleva diventare un maestro, perché sapeva che ciò che lui aveva compreso non era trasmissibile a parole. Soltanto la disciplina e una mente sgombra avrebbero dissolto le delusioni terrene e permesso ad un uomo di sperimentare direttamente la Grande Realtà. Ma mosso da compassione, Buddha decise di tentare la via dell'insegnamento. Dopo l'illuminazione si recò nel parco di Isipatana, dove tenne il sermone chiamato Dhammacakkappavattana Sutta, incentrato sulle Quattro Nobili Verità. Invece di parlare della sua illuminazione, Buddha decise di suggerire un cammino da seguire per permettere ad ognuno di raggiungere l'illuminazione.

Successivamente fece ritorno al palazzo reale, dove si riconciliò col padre. Sua moglie divenne sua seguace e suo figlio monaco. Buddha viaggiò per molti anni fino alla sua morte all'età di 80 anni. Le sue ultime parole furono "Ascoltate, o monaci, questo è il mio ultimo consiglio. La caducità appartiene a tutte le cose terrene. Esse non durano. Impegnatevi strenuamente per ottenere la vostra salvezza."

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