giovedì 23 agosto 2012

Intervista con un costruttore di pandal

La visione di Pushpananda, maestro decoratore

"Gli artisti non traggono profitto dal loro lavoro. Io non dipingo thorana per denaro" spiega Pushpananda Denipitiya, che decora pandal da ventidue anni. Un uomo alto ed umile, un uomo dotato di estro artistico, Pushpananda trae molte soddisfazioni dal proprio lavoro. E' stato uno dei primi a sperimentare in questo settore. 

In un certo senso è stato un rivoluzionario. Ha rinunciato all'uso di forme geometriche per decorare i pandal e ha dato loro un nuovo aspetto iniziando a dipingere fiori, uccelli, alberi: tutto ciò che gli veniva in mente. Tutto eccetto disegni geometrici. "Mi occupo dei pandals di Nawaloka, Borella e Thotalanga (rispettivamente l'ospedale e due quartieri di Colombo, la capitale dello Sri Lanka - N.d.C.). Mi ci vogliono circa tre mesi per finirli tutti." Così ha esordito Pushpananda quando ci siamo incontrati a Peliyagoda mercoledì 26 Maggio. Interrompeva continuamente l'intervista per dare ordini ai suoi uomini e per vedere se gli elettricisti avessero bisogno del suo aiuto. 

L'intera squadra era impegnata a dare gli ultimi ritocchi al pandal. L'elettricista continuava a dare istruzioni ai suoi dipendenti e un mucchio di lampadine era posizionato su entrambi i lati del Buddha posto al centro del pandal. "La thorana sembra il monte Sri Pada e ho disegnato i quattro fiumi - Mahaweli, Kelani, Kalu e Walawe - che sgorgano da questa montagna", mi spiega Pushpananda. La storia è stata adattata per il pubblico dello Sri Lanka. Tuttavia non sembra mal congegnata o poco interessante. L'artista aveva selezionato quattordici storie differenti. 

Pushpananda gioca con una certa quantità di colori, specialmente le sfumature del giallo e dell'arancio. Su ogni lato del Buddha si trovano la luna e il sole. Il sole è stato disegnato perché si crede sorga dal monte Sri Pada. La luna, secondo Pushpananda, è stata usata per controbilanciare il sole. Disegna pandal del quartiere Nawaloka da dieci anni e sa cosa la gente vuole vedere. 

L'elettricista A. B. Ariyadasa comprende immediatamente il progetto di Pushpananda e utilizza centinaia di luci bianche per rappresentare i fiumi. Si ha l'impressione che egli percepisca nel proprio subconscio le intenzioni dell'artista, perché è l'elettricista che decide quali lampadine utilizzare e dove posizionarle. 

Timido e modesto, Ariyadasa non ama stare al centro dell'attenzione. Ma il suo assistente non esita a raccontarci la storia di questo thorana. "Questo pandal è finanziato dal direttore del Nawaloka, H. A. Dharmadasa. Quest'anno sono quarantun'anni che fa costruire thorana" esordisce con entusiasmo Wijesena. "Durante le inondazioni e in periodi difficili non si facevano costruire thorana. In questi casi si facevano realizzare i dipinti il denaro destinato alla costruzione della thorana veniva donato a favore dei bisognosi."

La storia, la struttura e le tecniche di illuminazione di questo thorana cambiano ogni anno a detta di Wijesena. "Gli artisti non riprendono mai la stessa storia. Lavoro con questo gruppo da dieci anni e so con quanto impegno ci si dedica ogni anno alla costruzione dei pandal." 



Fonte: "Virtual Library Sri Lanka", http://www.lankalibrary.com/rit/vesak1.htm

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