martedì 24 aprile 2012

La nascita di Buddha

Il racconto leggendario di come Buddha giunse sulla Terra 

Venticinque secoli fa, il re Suddhodana regnava sui territori nei pressi della catena dell'Himalaya. Un giorno, durante le celebrazioni di mezza estate, sua moglie, la regina Maya, si ritirò nelle sue stanze per riposare. Nel sonno ebbe delle visioni molto vivide: quattro angeli la portavano sulle cime innevate delle montagne e la ricoprivano di fiori. Quindi un magnifico elefante bianco con un fiore di loto nella proboscide le si avvicinava e le camminava intorno per tre volte. Infine l'elefante la colpiva sul fianco destro con la proboscide e scompariva dentro di lei.

Quando Maya si svegliò raccontò al marito del sogno. Il re chiamò sessantaquattro Brahamini per interpretarlo: la regina avrebbe dato alla luce un figlio e se questi non avesse lasciato la sua dimora avrebbe conquistato il mondo. Tuttavia, se egli avesse abbandonato il palazzo di famiglia sarebbe diventato un Buddha. Pochi giorni prima del parto, la regina Maya decise di trasferirsi nella città dove era cresciuta. Lungo il percorso attraversò il bosco di Lumbini, pieno di alberi in fiore.  La regina decise di fermarsi per raccogliere dei boccioli di fiore e in questo momento diede alla luce suo figlio, chiamato Siddharta.

La regina e il bambino vennero cosparsi di fiori profumati e santificati con due getti d'acqua cristallina riversati dal cielo. Il bambino si alzò in piedi e fece sette passi. Dopodiché disse "Io sono l'Onorato dal mondo". Sette giorni dopo la regina morì e da allora sua sorella si prese cura de figlio del re.

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